giovedì 28 gennaio 2010

Non sono solo!

Ricevo quotidianamente diverse email di adesione alla mia candidatura e condivisione del mio documento programmatico.

Ne pubblico alcuni stralci:

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L'Italia ha bisogno di forze giovani, di idee nuove, di Persone come Te che agiscono sospinte dalla passione e dall'iniziativa individuale, rischiando in proprio e non da dietro una scrivania di dirigente pubblico.


Mi fa piacere scriverle perchè vedo dal suo programma che la pensiamo nello stesso modo su molte cose, ma penso che purtroppo la nostra opinione non sia prevalente nell'ICOM, dove vedo invece una tendenza al parrucconismo accademico tipicamente italiana.


Non sono giovane, ma sono lo stesso d'accordo con lei. I musei sono spesso in mano a persone che non hanno la minima idea di che cosa sia un museo contemporaneo e di cosa voglia dire comunicare in modo efficace.


I musei sono in mano alle Sovrintendenze e ad una serie di dottoresse che - avendole sentire una volta parlare ad un convegno dell'ICOM Italia - mi hanno ampiamente convinto a non perdere tempo a frequentare ulteriormente  i convegni ICOM


Ben venga, uno sguardo che abbia una prospettiva diversa. E ben venga, anche, qualche sano bisticcio: dove c'è dibattito c'è vita e non speravo più di vederne in questo "mummificio" che è il mondo necrofilo dei musei italiani, e dei loro direttori.


Non so, però, se potrò venire a votare. La ICOM non è stata capace neanche di inventare un voto elettronico, come si fa in tutte le Università italiane da tempo immemorabile.
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Grazie, grazie...ma "loro" non cambiano, "loro" non cambiano....


PS: onde evitare l'isteria di alcuni che poi mi possano accusare di mancare di rispetto ai colleghi, le frasi riportate fanno parte di email da me ricevute. Ovviamente neanche sotto tortura ne citerei i mittenti senza esserne autorizzato, ma le stesse, con gli header elettronici che ne certificano la ricezione, sono eventualmente a disposizione...sapete...con tutti sti permalosi in giro, convinti che il reato di "Vilipendio al Presidente della Repubblica" valga anche per loro...e che non sanno distinguere le contestazioni e le critiche di carattere professionale con quelle comportamentali e con la normale dialettica dell'associazionismo. Per favore, di caporali boemi, che non sopportavano le critiche, ne abbiamo già avuto uno drammaticamente famoso.

Concentriamoci sul mio programma

Torniamo ad essere concreti, concentratevi per favore sul mio documento programmatico e fornite spunti ed idee.


Potete scaricare il programma anche cliccando qui


Comunque alla fine sapete qual è la cosa più importante? Partecipare tutti alle elezioni di Torino il 15 febbraio. La scorsa volta, a Pistoia, hanno votato in poco meno di 200! Non importa chi voterete per la Presidenza ma la democrazia, ovunque, si misura anche dal numero dei votanti!


Devo sempre essere io a riportare la discussione sulle cose concrete?


Mario Bucolo

mercoledì 27 gennaio 2010

Mi manca...

Sono le 22:17 ed ancora la Dott.ssa Li Vigni non ci ha deliziato con la sua email serale. Mi manca...ormai era come la coperta di Linus!
:D

La lettera errante ed i 15 minuti di celebrità

Beh che dire, meno male che oggi la giornata è andata nel migliore dei modi e quindi ho il mio solito umore positivo.
Avrete letto qualche post addietro del mio riscontro all'indizione di una riunione del coordinamento Sicilia.
La Dott.ssa Li Vigni, coordinatrice per la Sicilia e dalla quale mi aspetto i ringraziamenti per aver fatto in modo da farle avere i rinomati 15 minuti di celebrità e visibilità ;) (sottotitolo: sto usando dello humor, il puntoevirgola e la parentesi chiusa significano sorriso...), ha chiesto alla Segreteria Nazionale di inviare a tutti i Soci Italiani la Sua lettera di risposta. Ma, che forse non è al corrente di come postare su questo blog? Chissà. Il problema è che i Soci italiani si trovano questa lettera all'improvviso e senza poterne bene interpretare le motivazioni di partenza. Ovviamente ho chiesto alla Segreteria Nazionale stesso palcoscenico in ottemperanza al giusto diritto di replica.

In ogni caso riporto di seguito la lettera inviata dalla Dott.ssa Li Vigni e la mia replica invita ai Soci siciliani:

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OGGETTO: Comunicazioni.




Sono spiacente nel vedermi costretta ad esprimere il mio parere su quanto Lei scrive in risposta alla mia convocazione dei soci siciliani di Icom e sul suo Blog, e, in particolare, su due elementi basilari, che penso siano stati fraintesi:
1° - la riunione è stata convocata con l’Ordine del Giorno: “Rinnovo delle cariche del Consiglio Direttivo di ICOM ITALIA per il triennio 2010/2012” e “Varie ed eventuali”. In questo contesto, di certo ricco di confronto - ed anche di critica se si vuole - ogni socio può intervenire, dando il proprio costruttivo contributo di pensiero, di idee, di proposte, di progettualità, utili ed efficaci per l’attività e i programmi dell’ICOM;
2° - la partecipazione del Segretario Nazionale Luca Baldin alla riunione va collegata al fatto che egli proprio il 1° febbraio p.v. sarà a Palermo, impegnato a tenere una relazione sulle problematiche museali nell’ambito del Convegno promosso da “Salvalarte” Sicilia, per cui ho ritenuto ragionevole, logico, cogliere l’occasione di invitarlo a partecipare per dare il saluto di apertura dei lavori.
Ritengo che valga la pena precisare che condivido in pieno il programma di Alberto Garlandini, mentre circa le sue affermazioni mi limito ad esprimere il mio disappunto per il fatto che Lei non abbia atteso – come è opportuno che fosse – lo svolgimento dei lavori e le dichiarazioni della sottoscritta in quella sede, laddove ciascuno dei presenti è ampiamente titolato ad esprimere i propri convincimenti.
Distinti saluti.


Coordinatore Regionale ICOM Sicilia (d.ssa Valeria Patrizia Li Vigni)

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Gentilissima Dott.ssa Li Vigni sarò diventato improvvisamente scemo o
il Suo intervento appare confuso e privo di significato?

Cosa è stato frainteso nella convocazione della riunione di cui al
punto primo della Sua lettera?

Boh!

Sul secondo punto, qualcuno le ha chiesto chiarimenti in merito o è
stata accusata di qualcosa? Excusatio non petita, accusatio manifesta!
Anzi mi è andata bene che - e non ne avrebbe avuto alcun motivo - non
mi sono trovato insultato ed intimorito così come ha fatto (in attesa
delle sue scuse) il segretario Baldin nel mio blog.

Per il resto, non c'erano dubbi sul Suo sostegno a Garlandini, forse
dovevo sottotitolare a pag.777 del Televideo l'ironicità della mia
precedente comunicazione dove mi dichiaravo sorpreso del Suo sostegno
alla mia candidatura.

Mi spiace per il Suo disappunto me ne farò una ragione! Forse poteva
anche agire più elegantemente concordando insieme la riunione (non
potrò venire per motivi familiari) o comunque ricordando la mia
candidatura anche nella lettera di invito, non ci sarebbe stato nulla
di male e avrebbe dato maggior spessore al Suo personale sostegno a
Garlandini.

A proposito della lettera di invito, questa volta è mio il disappunto
nell'evidenziare come alla stessa si è tentato di dare quasi una
valenza di ufficialità da parte della Regione Sicilia. Il riferimento
"dei candidati della Regione Sicilia" è molto fuorviante. Anche il
fatto di inviare le email da un account sul dominio regione.sicilia.it
non è il massimo dell'eleganza, idem nell'indicare la "domiciliazione"
del Coordinameto Sicilia "c/o Servizio - Museo Regionale di Storia
Naturale".

A qualche socio distratto la comunicazione ed il coordinamento
potrebbero sembrare di ispirazione istituzionale.

Ricordo a chi ci legge che ICOM Italia, dal 2008, è un'associazione,
un ente di diritto privato indipendente.

Ovviamente non è mia competenza stabilire eventuali diritti d'uso,
concessi o concedibili, per l'inoltro di comunicazioni non
istituzionali attraverso canali e mezzi istituzionali quindi mi scusi
per questa intromissione. Mi è sembrato però importante evidenziare ai
nostri lettori, visto l'esser parte in causa, anzi in competizione,
come NON SI TRATTI DI COMUNICAZIONI istituzionali, così come -
evidentemente - la Sua libera condivisione del programma di Garlandini
non ne certifica l'eventuale (e non credo logicamente possibile)
supporto istituzionale.

Mi permetta un'ultima osservazione (sono in campagna elettorale, me lo
conceda), che riscontra quanto scritto nel mio documento
programmatico. Voi di una certa area siete...come
dire...pessimisti? negativisti? In questa sua ultima comunicazione usa
frasi come "Sono spiacente nel vedermi costretta", "che penso siano
stati fraintesi",  "mi limito ad esprimere il mio disappunto".
In ICOM c'è bisogno di persone solari, ottimiste e di persone
concrete, che abbiano voglia di fare, come me, candidato siciliano (e
non in senso istituzionale ma geografico) alla presidenza di ICOM
Italia.

Cordiali saluti

Mario Bucolo

PS: per le prossime comunicazioni del coordinamento per favore invii
il file in PDF, inviare allegati in Word non è il massimo della
netiquette ed espone i computer dei riceventi (non il mio usando un
Mac) alla diffusione involontaria di virus, anche sotto forma di macro
di Word.





Ora di errante abbiamo anche le lettere...Tornate tra poco x la risposta!

martedì 26 gennaio 2010

Per i distratti

Probabilmente i più distratti non hanno visto il video che ho citato nel mio programma e non ne hanno sentito l'audio.
Riporto quindi il testo e riposto qui il link, guardatelo e capite di che pasta sono!!


“Questo film lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma lʼunica cosa che non potrete mai fare è ignorarli. Perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire lʼumanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.”
La voce è di Dario Fo.

lunedì 25 gennaio 2010

Il supporto di ICOM coordinamento Sicilia

La Dott.ssa Li Vigni, coordinatrice ICOM in Sicilia, ha gentilmente indetto una riunione dei soci siciliani a supporto della mia candidatura. Nel rinnovarLe i ringraziamenti riporto la lettera che ho scritto a Lei ed ai soci siciliani:
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Gentilissima Dott.ssa Li Vigni riscontro con piacevole sorpresa
l'iniziativa della riunione dei soci siciliani di ICOM Italia, reputo,
e La ringrazio per questo, ad evidente e logico SUPPORTO DELLA MIA
CANDIDATURA a Presidente di ICOM Italia come alternativa giovane,
dinamica e soprattutto siciliana. Inoltre sono contento che finalmente
la Sicilia esprima anche due candidati per il consiglio direttivo, Lei
e la Dott.ssa Mancuso.

Colgo l'occasione per ricordare ai colleghi l'attivazione del blog dedicato:

http://bucolopericomitalia.blogspot.com/

dove poter interagire direttamente con me e fornire spunti ed idee per
il "programma" che trovate ivi pubblicato.

Purtroppo, dato il breve preavviso, non potrò esser presente però
potremmo organizzare una conferenza audio/video così da poter
instaurare un minimo di dibattito con i colleghi soci i quali mi
auguro siano fieri di avere un siciliano candidato alla Presidenza,
peraltro con un programma proprio orientato al rinnovamento
dell'attuale politica ICOM.

Riscontro con interesse la presenza del segretario nazionale Baldin
che spero, almeno in Sicilia, possa essere realmente super-partes, ma
soprattutto confermi l'eleganza etica e la signorilità che lo
contraddistingue, non venendo a fare campagna elettorale per il mio
collega candidato, il Dott. Garlandini. Passi (!!!) lo abbia fatto in
altro caso, mi sembrerebbe fuori luogo e poco elegante farlo in
Sicilia.

Ribadendo l'invito ad usare il blog dedicato:
http://bucolopericomitalia.blogspot.com/

resto a disposizione di tutti i soci, anche attraverso il cellulare
privato xxxxx, per ogni eventuale scambio di opinioni ed
eventuali incontri locali.

Rinnovo comunque l'invito a tutti i colleghi soci a recarsi di persona
a Torino (capisco che sia costoso in termini economici e di tempo...è
stata anche una mancanza di rispetto verso noi soci del sud fare la
seconda consecutiva riunione elettiva al Nord) il 15 febbraio per
votare.
Nel caso non si riuscisse ad esser presenti Vi chiedo di contattarmi
così da poter raccogliere le Vs deleghe, sarà un onore per me
rappresentarVi.

Ringrazio nuovamente la Dott.ssa Li Vigni per l'impegno a SUPPORTO
DELLA MIA CANDIDATURA ed invito tutti a votarmi come presidente di
ICOM Italia.

Tanti cari saluti

Mario Bucolo

venerdì 22 gennaio 2010

Articolo su Tafter

Malgrado a qualcuno non piaccia che si parli dell'elezione, in Italia la libertà di stampa esiste!

Tra gli articoli che sono stati pubblicati tengo a citare quello di Tafter.

giovedì 21 gennaio 2010

ICOM Mediterranean

Lasciando le chiacchiere e le direttive ad altri, sono abituato ad essere concreto.
Come ho scritto sul mio documento programmatico è importante che ICOM Italia collabori attivamente anche con i comitati dei paesi del bacino Mediterraneo. Di ICOM fanno parte anche alcune alleanze regionali che "associano" comitati nazionali appartenenti all'ambito territoriale delle varie alleanze. Quelle che potrebbero interessare all'Italia sono ICOM-Europe ed ICOM-Arab, ma anche Africom pur se non configurato come alleanza regionale. Ma ICOM Europe è troppo orientato al Nord Europa ed ICOM Arab al medio-oriente.
Ed allora si pensi alla costituzione di ICOM-Mediterranean che raggruppi i comitati nazionali delle nazioni affacciate sul Mediterraneo. Da tempo ne parlo con i colleghi maltesi, tunisini, algerini ma anche con spagnoli e francesi e l'idea piace, peraltro la stessa ICOM-Arab si è detta interessata ad un'alleanza tra mediterranei.

Les jeux sont faits

Che i giochi per l'elezione del 15 febbraio siano già fatti, come ho scritto nel mio documento programmatico, è sempre più palese. Ogni giorno si aggiungono pezzi al puzzle. Ieri, la pubblicazione dei "programmi" dei due candidati alla presidenza, ha evidenziato come il programma del mio collega non sia altro che un discorso di investitura, addirittura datato 9 gennaio, 3 giorni prima la chiusura delle candidature e poche ore dopo che fosse giunta la mia. Eh già, son arrivato proprio a rompere le scatole all'ultimo minuto quando si dava per scontata la mono-candidatura. Oggi vengo a sapere che una persona, nell'ambito dirigenziale-operativo di ICOM Italia, pur dovendo restare super-partes, dispone neanche tanto velatamente, seppur non firmando nulla in prima persona (altrimenti il documento sarebbe già stato qui pubblicato), di votare il mio collega pur se all'ultimo si è aggiunta la mia candidatura. Ma non c'è nulla di nuovo, tutto già si conosceva.
PER QUESTO MOTIVO è importante la presenza dei soci a Torino il 15 febbraio, soprattutto di chi riconosce l'esigenza di cambiare pagina.

mercoledì 20 gennaio 2010

It's the Mouse that runs the Museum

E mentre il mio collega candidato, nel suo discorso d'insediamento (perché di questo si tratta, non di un programma) gira alla larga dalla necessità di dare una sveglia generale all'intero settore, i musei americani ci fottono anche sul Web!
Leggete questo interessante articolo sul NYT

La pagina ufficiale ICOM Italia

Icom Italia sul proprio sito istituzionale ha pubblicato la pagina con i nomi ed i profili dei candidati alle cariche sociali.

Area SUGGERIMENTI

L'area commenti di questo post è riservata a suggerimenti, spunti ed idee da aggiungere al mio docuento programmatico.

Area DISCUSSIONE

L'area commenti a questo post è riservata alle discussioni sul mio documento programmatico e sulla mia "visione" di ICOM Italia

Il mio "programma"

Il link al mio "programma" per l'elezione a Presidente di ICOM Italia

Articolo sull'AAM Conference

Il seguente testo è quanto da me scritto per il numero di settembre/ottobre 2009 di Libero Reporter sulla conferenza annuale dell'Associazione Americana dei Musei, tenutasi lo scorso maggio a Philadelphia. Reputo tale articolo interessante in relazione a quanto da me scritto nel documento programmatico per la candidatura.
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“Il pubblico crede nei musei, i visitatori vanno nei musei per apprendere”. Ci piace iniziare con questa frase del presidente dell’Associazione Americana dei Musei (AAM), Ford Bell, che sintetizza la ‘visione americana’ dei musei. In Italia, si è certi (erroneamente) che i turisti o i residenti non vedano l’ora di entrare nei molti depositi di reperti italiani, chiamati musei. E quando si cerca di dare loro un’impostazione che cerchi di assecondare le necessità dei visitatori si grida all’americanizzazione dei musei! E’ recente la rilevante polemica sulla volontà, da parte del Ministro ai Beni Culturali Sandro Bondi, di assegnare un progetto di gestione del sistema museale italiano ad un manager esterno al settore, Mario Resca (la cui provenienza da McDonald Italia ha suscitato nei suoi detrattori ilarità assolutamente fuori luogo).
Ma la frase con la quale apriamo questo articolo dovrebbe invece attrarre l’attenzione dell’antiquato (per responsabili, per strutture, per modalità di fruizione etc) sistema museale italiano. Due punti chiave “il pubblico crede nei musei” e “i visitatori vanno nei musei per apprendere”. Il primo è molto forte in questo periodo di crisi laddove il pubblico americano vede nei musei un punto di riferimento istituzionale e rimangono, sempre secondo Ford Bell, “la sorgente d’informazione in cui la gente crede di più nell’intero panorama civile” e vengono visti, così come dopo l’attentato delle Torri Gemelle, “come luoghi di rassicurazione, respiro e ritiro”. L’altro punto chiave è l’essere “destinazione di apprendimento, di ispirazione, di puro piacere per provare un’esperienza completa”. E tutto questo è ben presente negli operatori e nei responsabili dei musei americani che vedono il loro lavoro come una missione, e dove molte strutture restano aperte solo grazie al prezioso lavoro dei volontari.
La frase iniziale Ford Bell l’ha pronunciata al discorso inaugurale del centotreesimo meeting dell’Associazione Americana dei Musei, tenutosi quest’anno a Philadelphia (ogni anno la città ospite cambia, l’anno scorso era Denver, il prossimo Los Angeles). L’AAM nasce nel 1906 ed attualmente rappresenta più di 15000 professionisti dei musei, 3000 istituzioni e 300 soci corporate. Il meeting annuale è l’occasione d’incontro tra oltre 5000 membri dell’AAM che ‘invadono’ un’intera città e per i quali l’AAM mette in campo un’organizzazione quasi militare, ricca di servizi e di eventi collaterali. I 3 giorni clou dell’evento iniziano alle sette e mezzo con le prime colazioni a tema e finiscono a notte inoltrata con gli eventi serali, sempre organizzati all’interno di musei. Dalle 9 alle 17:30 si svolgono sessioni di 75 minuti, fino a 20 in contemporanea. Ogni sessione ha un moderatore e dai 3 ai 5 relatori. Le sessioni vertono su tutto lo scibile delle tematiche afferenti al settore dei musei, dal piani di gestione delle crisi ai new media, dal marketing al merchandising, dall’e-learning all’archiviazione, dagli studi sui visitatori a nuove forme di esposizione dei reperti e molti altri temi. Le sessioni, che non trattano gli argomenti in modo approfondito (negli USA ci sono conferenze tematiche, molto specialistiche, su ogni argomento) sono orientate principalmente a determinate categorie come ai responsabili marketing o ai curatori o ai direttori dei musei o ai responsabili new media. Quest’anno c’era timore sulle presenze al meeting sia per la crisi in atto, che ha colpito ovviamente anche i musei, che per la coincidenza con i primi casi della nuova influenza, invece tutto è filato liscio e gli iscritti erano puntualmente presenti. Proprio sullo stato di crisi il Presidente dell’AAM è intervenuto evidenziando come i musei si siano sempre preparati a vari tipi di disastri, dagli uragani ai terremoti agli atti terroristici, ci si era però dimenticati di stare in allerta su Wall Street. E’ noto come i musei americani sono a prevalente contributo privato, ed ovviamente, entrando in crisi anche la classe medio alta del paese, tra i primi a soffrirne proprio i musei che si vedono drasticamente diminuire i contributi.
Proprio sugli effetti della crisi sui musei abbiamo discusso con il Presidente dell’AAM, il quale prende atto che ormai i direttori dei musei (o i ‘leaders’, come li definisce lui) devono avere il giusto acume da businessman. Devono curare molto i contributori privati come quelli corporate, devo agire come dei lobbisti e devono essere dei sapienti comunicatori. Il background storico-artistico è importante ma, oggi e per la fase di stallo creatasi, non può esser il solo requisito per condurre un museo. Sempre Ford Bell ci fa notare come si stia lavorando molto, in questo periodo, per far si che aumenti il valore aggiunto che i musei possono apportare alle proprie città ed alle comunità. A tal proposito il sindaco di Philadelphia, nel suo intervento inaugurale del meeting ha dichiarato di essere fortemente impegnato nello sviluppo dell’offerta museale della città, sia per i residenti che per i turisti. E questo dovrebbe servir da lezione per i sindaci italiani, per i vari assessori alla cultura e per i responsabili stessi dei musei, che spesso si concentrano solo sull’aspetto turistico, tralasciando la comunità residenziale.
Un altro aspetto molto interessante del meeting annuale dell’AAM è il coinvolgimento attivo del comitato statunitense dell’Icom (International Council of Museums) che per l’occasione invita ospiti da numerose nazioni (quest’anno, per la prima volta, c’era un rappresentante della Mongolia). L’occasione è propizia per scambi di idee ed esperienze transnazionali, ed una serie di eventi esclusivi sono organizzati proprio per gli ospiti di Icom-US, accolti dalla Presidente Nina Archibald. Questa parentesi internazionale è talmente di rilievo da vedere molto spesso la presenza del Presidente di ICOM Alissandra Cummins e, quest’anno anche del direttore generale Julien Anfruns, uomo che spazia, nelle sue esperienze, dal settore storico a quello finanziario, proprio a conferma di quanto ci ha detto Ford Bell. Peccato che al meeting annuale dell’AAM la presenza italiana sia ridotta ad uno o due rappresentanti all’anno, gioverebbe molto ai musei nazionali una presenza più forte, e non tanto e solo per acquisire nuove conoscenze in determinati settori ma soprattutto per la possibilità, unica, di relazionarsi h24 con i colleghi americani e con quelli di altre nazioni.
Mario Bucolo
Esperto internazionale di Marketing e Comunicazione per i musei
© 2009 Mario Bucolo e Libero Reporter

martedì 19 gennaio 2010

Think Different Video

Il link al video Think Different, citato nel mio documento programmatico.

La campagna ministeriale



"Se non lo visiti lo portiamo via"

Gli italiani frequentano maggiormente musei e beni culturali mentre sono all'estero che non in Italia, purtroppo.
La Direzione Valorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha subito individuato questo problema e con la lodevole intenzione di invertire tale trend, invogliando gli italiani a riscoprire il patrimonio artistico del nostro paese, ha generato un ottimo brief creativo che però è stato mal attuato dall'agenzia preposta.
I poster ed i video creati infatti non fanno alcun riferimento a dove, e perché, i monumenti e le opere d'arte potrebbero esser portati via. E non risalta affatto la positività del messaggio così come impostata in origine dalla Direzione Valorizzazione. Anzi passa un messaggio negativo e di punizione. Forse, semplificando, una frase del tipo "insomma, te li dobbiamo portare all'estero per farteli visitare?" rendeva meglio l'ottima intenzione all'origine della campagna di comunicazione. E’ da apprezzare comunque l’iniziativa ed il tentativo effettuato. Comunque bisogna dar atto alla D.V. che con questa campagna si sta già iniziando ad alzare un’attenzione imprevista verso il tema. Sarà pure pubblicità scandalo alla Oliviero Toscani ma, se funziona, ben venga!

La Sicilia 19/01/10


Adesioni

Commentate questo post per comunicare la Vostra adesione alla mia candidatura. Una specie di libro delle firme.
Grazie

Candidatura alla Presidenza di ICOM Italia

Questo blog è di supporto, stimolo e discussione per la mia candidatura alla presidenza di ICOM Italia.
Le elezioni si terranno il prossimo 15 febbraio a Torino.

Su questo blog sarà pubblicato il mio programma, gli articoli pubblicati sulla mia candidatura.. Ma il blog sarà soprattutto aperto a chi vorrà dibattere con me, a chi vorrà fornirmi idee e spunti.

Ci sarà anche un post per raccogliere una manifestazione di supporto alla mia candidatura, anche da parte di chi non è associato ad ICOM.

Per comunicazioni private si può usare la mia email: mariobucolo chiocciola gmail.com

Grazie

Mario Bucolo