Caro Mario, ho letto il tuo blog, sollecitato dalle varie segnalazioni ricevute via mail; al di là delle motivazioni programmatiche che hanno un loro profilo di interesse, sono però un pò sorpreso dai toni abbastanza forti di tutta la discussione. Mi farebbe piacere capire qualcosa in più del backstage di tanto spirito competitivo, che si respira a vario titolo nell'aria pre-elettorale. Giuseppe Reale Napoli
P.S. Scusa ho dato l'invio senza rileggere il testo.
Caro Giuseppe, beh da parte mia, come per ogni cosa che faccio, vedasi il video della Apple che ho linkato nel blog, mi applico molto seriamente ma sono abituato a non prendermi mai troppo sul serio, altrimenti di tutto si da un dramma. Sembra invece che alcuni tengano in modo particolare ad alcune poltrone...praticamente virtuali però...tanto da organizzarsi con notevole anticipo, baricentrarsi ed arroccarsi molto nel centro nord dell'Italia, fare telefonate incazzose a chi pubblica articoli, esulare dall'esser super-partes, presentare discorsi d'insediamento al posto di dichiarazioni programmatiche etc etc. Il backstage competitivo secondo me è dovuto principalmente all'aver percepito che se a Torino andranno tutti i soci, e non solo quelli "amici" c'è tutto da perdere, magari quel testa di cazzo, quel rompi palle, quel pazzo di Mario Bucolo potrebbe andare a rovinare i musei italiani o non rinnovare alcuni contratti dati ormai per certi. Da parte mia invece c'è l'assoluta convinzione che, stante così le cose, non ho nessuna chance...a meno che non si vada in massa a votare a Torino. Non ho nulla da perdere, ogni voto in più rispetto al mio sarà dato nel segno del cambiamento come da me auspicato. Ovviamente il cambiamento può non essere liberamente sentito e/o auspicato, per questo in teoria dovremmo essere in democrazia...dovremmo...ma lo siamo? boh...mi pongo da anni questa domanda. Poi come ho riportato da una email ricevuta: "Ben venga, uno sguardo che abbia una prospettiva diversa. E ben venga, anche, qualche sano bisticcio: dove c'è dibattito c'è vita e non speravo più di vederne in questo "mummificio" che è il mondo necrofilo dei musei italiani, e dei loro direttori." Intanto c'è un risultato, si sta parlando molto più di ICOM, questo blog ha statistiche di lettura ben superiori ai soci ICOM Italia, magari ci saranno nuovi iscritti, lo spero chiunque sia eletto Presidente...ad ancora ci son 15gg di "campagna elettorale" dove se ne vedranno delle belle. Quello che reputo i miei "avversari", nel senso di chi mi avversa, non hanno percepito è la mia passione vera per i musei, per la stessa ICOM, ma purtroppo, dopo anni di "scontri" e di boicottaggi, l'unico spazio che posso cercare devo guadagnarmelo a suon di voti...ma la strada è tutta in salita...e non dipende solo da me, dipende da chi ed in quanti si recheranno a Torino. Potrei anche perdere 700 a 2, ma vorrà dire che quantomeno sarò riuscito a convincere i soci di ICOM a diventare soci attivi.
Caro Marco, Ti rubo poco tempo. Mi spieghi che cosa tu pensi di queste candidature ritirate: é del tutto casuale? Mi interrogo sulla questione e mi piacerebbe capire. Grazie
Come diceva Andreotti...a pensar male non sempre è peccato! Che non gli tornino i conti su quanto, da mesi, preparato? Boh...ho cose più interessanti alle quali pensare...poi sai, a me piace far felici le persone, se c'è chi va in orgasmo per una poltrona...di certo non io...posso solo augurarmi che non abbia problemi alla prostata!
Mario Bucolo: Photographer, Marketing and Communication expert, Museumland.net publisher.
He is also a renowned international expert in marketing, PR, communication and Web 2.0 tools, mainly for museums, art and cultural travel sectors and is the founder and publisher of Museumland.net, the WorldWide Portal to Museums and Cultural Heritage.
His photos has been recently awarded with 3honorable mention at the International Photography Awards 2010, Los Angeles and with 2 bronze at PX3 Paris.
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RispondiEliminaCaro Mario,
RispondiEliminaho letto il tuo blog, sollecitato dalle varie segnalazioni ricevute via mail; al di là delle motivazioni programmatiche che hanno un loro profilo di interesse, sono però un pò sorpreso dai toni abbastanza forti di tutta la discussione. Mi farebbe piacere capire qualcosa in più del backstage di tanto spirito competitivo, che si respira a vario titolo nell'aria pre-elettorale.
Giuseppe Reale
Napoli
P.S. Scusa ho dato l'invio senza rileggere il testo.
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RispondiEliminaCaro Giuseppe, beh da parte mia, come per ogni cosa che faccio, vedasi il video della Apple che ho linkato nel blog, mi applico molto seriamente ma sono abituato a non prendermi mai troppo sul serio, altrimenti di tutto si da un dramma. Sembra invece che alcuni tengano in modo particolare ad alcune poltrone...praticamente virtuali però...tanto da organizzarsi con notevole anticipo, baricentrarsi ed arroccarsi molto nel centro nord dell'Italia, fare telefonate incazzose a chi pubblica articoli, esulare dall'esser super-partes, presentare discorsi d'insediamento al posto di dichiarazioni programmatiche etc etc.
RispondiEliminaIl backstage competitivo secondo me è dovuto principalmente all'aver percepito che se a Torino andranno tutti i soci, e non solo quelli "amici" c'è tutto da perdere, magari quel testa di cazzo, quel rompi palle, quel pazzo di Mario Bucolo potrebbe andare a rovinare i musei italiani o non rinnovare alcuni contratti dati ormai per certi.
Da parte mia invece c'è l'assoluta convinzione che, stante così le cose, non ho nessuna chance...a meno che non si vada in massa a votare a Torino. Non ho nulla da perdere, ogni voto in più rispetto al mio sarà dato nel segno del cambiamento come da me auspicato. Ovviamente il cambiamento può non essere liberamente sentito e/o auspicato, per questo in teoria dovremmo essere in democrazia...dovremmo...ma lo siamo? boh...mi pongo da anni questa domanda.
Poi come ho riportato da una email ricevuta: "Ben venga, uno sguardo che abbia una prospettiva diversa. E ben venga, anche, qualche sano bisticcio: dove c'è dibattito c'è vita e non speravo più di vederne in questo "mummificio" che è il mondo necrofilo dei musei italiani, e dei loro direttori."
Intanto c'è un risultato, si sta parlando molto più di ICOM, questo blog ha statistiche di lettura ben superiori ai soci ICOM Italia, magari ci saranno nuovi iscritti, lo spero chiunque sia eletto Presidente...ad ancora ci son 15gg di "campagna elettorale" dove se ne vedranno delle belle. Quello che reputo i miei "avversari", nel senso di chi mi avversa, non hanno percepito è la mia passione vera per i musei, per la stessa ICOM, ma purtroppo, dopo anni di "scontri" e di boicottaggi, l'unico spazio che posso cercare devo guadagnarmelo a suon di voti...ma la strada è tutta in salita...e non dipende solo da me, dipende da chi ed in quanti si recheranno a Torino. Potrei anche perdere 700 a 2, ma vorrà dire che quantomeno sarò riuscito a convincere i soci di ICOM a diventare soci attivi.
Tanti cari saluti
Mario
Caro Marco, Ti rubo poco tempo. Mi spieghi che cosa tu pensi di queste candidature ritirate: é del tutto casuale? Mi interrogo sulla questione e mi piacerebbe capire. Grazie
RispondiEliminaCome diceva Andreotti...a pensar male non sempre è peccato! Che non gli tornino i conti su quanto, da mesi, preparato? Boh...ho cose più interessanti alle quali pensare...poi sai, a me piace far felici le persone, se c'è chi va in orgasmo per una poltrona...di certo non io...posso solo augurarmi che non abbia problemi alla prostata!
RispondiEliminaMa quando ci sarà l'elezione? Che possibilità ci sono di un Bucolo alla Presidenza?
RispondiEliminaGianni Lupo