giovedì 28 gennaio 2010

Non sono solo!

Ricevo quotidianamente diverse email di adesione alla mia candidatura e condivisione del mio documento programmatico.

Ne pubblico alcuni stralci:

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L'Italia ha bisogno di forze giovani, di idee nuove, di Persone come Te che agiscono sospinte dalla passione e dall'iniziativa individuale, rischiando in proprio e non da dietro una scrivania di dirigente pubblico.


Mi fa piacere scriverle perchè vedo dal suo programma che la pensiamo nello stesso modo su molte cose, ma penso che purtroppo la nostra opinione non sia prevalente nell'ICOM, dove vedo invece una tendenza al parrucconismo accademico tipicamente italiana.


Non sono giovane, ma sono lo stesso d'accordo con lei. I musei sono spesso in mano a persone che non hanno la minima idea di che cosa sia un museo contemporaneo e di cosa voglia dire comunicare in modo efficace.


I musei sono in mano alle Sovrintendenze e ad una serie di dottoresse che - avendole sentire una volta parlare ad un convegno dell'ICOM Italia - mi hanno ampiamente convinto a non perdere tempo a frequentare ulteriormente  i convegni ICOM


Ben venga, uno sguardo che abbia una prospettiva diversa. E ben venga, anche, qualche sano bisticcio: dove c'è dibattito c'è vita e non speravo più di vederne in questo "mummificio" che è il mondo necrofilo dei musei italiani, e dei loro direttori.


Non so, però, se potrò venire a votare. La ICOM non è stata capace neanche di inventare un voto elettronico, come si fa in tutte le Università italiane da tempo immemorabile.
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Grazie, grazie...ma "loro" non cambiano, "loro" non cambiano....


PS: onde evitare l'isteria di alcuni che poi mi possano accusare di mancare di rispetto ai colleghi, le frasi riportate fanno parte di email da me ricevute. Ovviamente neanche sotto tortura ne citerei i mittenti senza esserne autorizzato, ma le stesse, con gli header elettronici che ne certificano la ricezione, sono eventualmente a disposizione...sapete...con tutti sti permalosi in giro, convinti che il reato di "Vilipendio al Presidente della Repubblica" valga anche per loro...e che non sanno distinguere le contestazioni e le critiche di carattere professionale con quelle comportamentali e con la normale dialettica dell'associazionismo. Per favore, di caporali boemi, che non sopportavano le critiche, ne abbiamo già avuto uno drammaticamente famoso.

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